Works

Avorio

, 2015
Tecnica mista su pvc, staffe metalliche
54 x 46 x 7 cm ciascuno

Avorio è un lavoro che continua a lasciarmi senza argomenti. Si costituisce di tre palette per il pane fissate a muro, poco sopra la testa, tramite piccole staffe metalliche.
Mi disarma la sua semplicità paradossale. Da un lato è solo così com’è: ci sono delle palette usurate dal lavoro quotidiano, appese. Basta.
Dall’altro, c’è qualcosa di spaventoso nella sua fissità. Ci sono mostri dentro, paure. Appaiono e disappaiono strisciando tra trenta piccole forme impresse nella plastica. Circolari, disegnate, cariche.
Sono paure aliene, che non dimenticano i funghi atomici, i test missilistici coreani, le presenze che potrebbero spaventarci a morte in un bosco posseduto da esseri silenziosi e immortali.

Avorio resta distaccato di fronte a qualsiasi possibilità di lettura. Che lo si guardi come un’insieme di tre maschere o di teschi, di emoticons dallo sguardo inespressivo o di ossa, la sua risposta è sempre la tessa. Una totale serrata indifferenza.